La Rivista del CAI

Bimestrale del Club Alpino Italiano

Dir. Resp.: Pier Giorgio Oliveti

bimestrale

ISSN: 1590-7716

distribuzione principale: solo abbonamento

prezzo: euro

Editore: CAI Club Alpino Italiano

 

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La Rivista del CAI
Bimestrale del Club Alpino Italiano
bimestrale
numero di
maggio 2007

SOMMARIO


II tema MONTAGNE DI VETRO 2007
Sotto la lente L'ANIMA DELLA VIGNA Roberto Mantovani
Cronaca alpinistica
Nuove ascensioni
Arrampicata Luisa Iovane e Heinz Mariacher
Costume DE SENECTUTE ALPINA Silvia Metzeltin
Dossier formazione ARRAMPICATA
I CORSI PER ISTRUTTORI NAZIONALI
LA MIA ESPERIENZA AL CORSO
L'ARRAMPICATA NELL'ETÀ EVOLUTIVA
Storia/anniversari UN MITO CHE RITORNA: HERMANN BUHL Irene Affentranger
Alpinismo nel mondo BROAD PEAK
Alpinismo L'ALPINISMO DELLE EVOLUZIONI
Rifugi storici RIFUGIO "VENNA ALLA GERLA
Escursionismo storico SUL POMAGAGNON
Ambiente I PARCHI LETTERARI
Letteratura TRA PIEMONTE E PROVENZA Francesco Tomatis
Libri di montagna Monte dei Cappuccini
Materiali & tecniche VITI DA GHIACCIO
Scienza e montagna LA VITA È UGGIANAQTUQ
Ambiente I BOSCHI, NON SOLO OSSIGENO
Alta salute FERITE, FRATTURE, EMORRAGIE

 

la copertina
Hermann Buhl al campo 1 del Broad Peack
Relazione morale del Presidente Generale, Assemblea dei delegati Mestre 20 Maggio 2007
Amici Delegati,
II mio primo mandato triennale alla massima carica del Sodalizio che - con tanta
generosità - mi avete affidato durante l'Assemblea dei Delegati dì Genova del 23
Maggio 2004, sta per volgere al termine, Si è trattato di un triennio impegnativo che ha assorbito molte delle mie energie fisiche e psichiche, Ma, nonostante tutto, non mi sono mai risparmiato cercando di dare il massimo con spirito di sacrificio e di servizio. Anzitutto, ho voluto privilegiare il rapporto personale con tutti Voi come segnale rivolto ad avviare quel processo di de-burocratizzazione che tutti invocano, all'interno ed all'esterno del perimetro associativo, ma che richiede tempo, coraggio, coerenza. L'impatto con una realtà complessa come quella del Club Alpino Italiano non è stato né semplice né indolore, Ho capito che vi sono ancora molte resistenze culturali al cambiamento, anche se spesso abilmente mascherate. Ma chi, come me, ha maturato - da uomo lìbero e senza pregiudizi - la consapevolezza di dover avviare un radicale lavoro di ri-posizionamento del Sodalizio, sa che la strada da percorrere è ancora lunga ed insidiosa. Sarebbe molto più facile arroccarsi su di una comoda ordinaria amministrazione, secondo la consolidata filosofia gattopardesca del "cambiare tutto affinchè nulla cambi", come spesso mi capita di osservare tra le pieghe di qualche nuova normativa. Di conseguenza, ha avuto carattere prioritario la
ristrutturazione degli uffici dell'Amministrazione centrale (di cui, da anni, si lamentava la carenza strutturale e funzionale), portata a compimento nell'anno 2006. Certamente, vi sono ancora spazi di manovra per migliorare ulteriormente la macchina organizzativa ma non vi è dubbio che il salto di qualità è stato fatto. I tempi di risposta degli uffici si sono ridotti, i rapporti con le
strutture territoriali si sono intensificati, i dipendenti preposti ai diversi incarichi hanno un nome ed un cognome certo, integrato da un indirizzo di posta elettronica. L'istanza di modernizzazione non poteva più essere differita anche nell'impiego delle nuove tecnologie. Il personale è portatore dì competenze professionali di buon livello che, col tempo, potranno essere sempre meglio apprezzate e sperimentate dai nostri interlocutori. Gli uffici tecnici del patrimonio, dell'informatica, degli affari legali, dell'ambiente sono presidiati da ottimi funzionari che, essendo in pianta stabile nell'organico dell'Ente, consentono di garantire una migliore continuità nella gestione delle pratiche ad essi affidate. Diversamente, il ricorso a consulenti esterni - come accadeva in passato - avrebbe comportato discontinuità di rendimento, costi aggiuntivi e si sarebbe posto in controtendenza rispetto alle indicazioni degli organi di controllo ministeriali, Alla base della buona riuscita dell'Organizzazione deve però esservi il rispetto dei ruoli e delle funzioni di tutti - volontari e dipendenti - senza sovrapposizioni, ingerenze, scorciatoie o astuzie, sempre in una logica di trasparenza che privilegi il saper fare ed il saper essere....
Annibale Salsa

 

Filippo Zolezzi